3º chakra : Manipura

Chakra : Manipura
Colore: giallo
Nota musicale: MI
Ghiandola endocrina: pancreas
Stato dell’essere: io penso.
Elemento: Fuoco
Plesso nervoso: solare
Organo di senso: vista, quindi gli occhi.
Sistemi: muscolare, pelle, sistema digestivo.
Parti del corpo: tutti gli organi ubicati all’altezza dello stomaco – cistifellea, fegato, milza – e il viso in generale.
Lo stato di coscienza è la libertà, il “sentirsi liberi”, l’esercizio del proprio potere, la facilità di essere se stessi, il mostrarsi agli altri per ciò che si è e, infine, il controllo. È associato alla personalità: io sono. È l’Ego, il mentale.
Carme Llimargas
Fonte: www.francobianchi.eu

2° Chakra: Svadhishthana

Segundo chakra

Chakra: Svadhishthana
Colore: arancione
Nota musicale: RE
Ghiandola endocrina: gonadi (ovaie e testicoli)
Stato dell’essere: io percepisco
Elemento: Acqua
Plesso nervoso: lombare
Organo di senso: gusto, quindi anche la lingua.
Sistemi: assimilazione ; riproduttivo
Parti del corpo: pancia.
Lo stato di coscienza associato è il riconoscere che cosa desidera il nostro corpo: il rapporto col cibo, il sesso e le emozioni.
Carme Llimargas
Fonte: www.francobianchi,eu

1° Chakra: Muladhara

Chakra: Muladhara
Colore: rosso
Nota musicale: DO
Ghiandola endocrina: surrenali
Stato dell’essere: io vivo.
Elemento: Terra
Plesso nervoso: sacrale
Organo di senso: olfatto –  il naso;
Sistemi: scheletrico, linfatico, eliminazione: uretra, uretere, vescica, ghiandole del sudore, la parte terminale dell’intestino, uretra, uretere, vescica, ghiandole del sudore, reni.
Parti del corpo: le gambe, la prostata.
Lo stato di coscienza correlato è la sicurezza: la casa, il lavoro, il denaro, la sopravvivenza, la fiducia. A questo si aggiunge l’aspetto più profondo, ossia la relazione con la mamma.
Carme Llimargas
Fonte: www.francobianchi.eu

I CHAKRA Che cosa sono?

I CHAKRA  Che cosa sono?

Chakra, parola sanscrita che significa molte cose, tra cui “vortice” o “ruota”, appartengono concettualmente alla religione Indu. Furono scoperti da Yogi in meditazione i quali li percepirono come vortici di energia che mettono in comunicazione il nostro sistema energetico con il nostro corpo fisico, cioè danno energia al nostro corpo, ma possono anche bloccarla. Questo processo avviene attraverso ghiandole endocrine e fasci di nervi (plessi nervosi).
I Chakra principali sono 7, un numero esoterico e magico, come i giorni della settimana, le sette note musicali e molto altro. Sono sette anche i colori dell’arcobaleno in una sequenza ordinata e progressiva di vibrazioni, come lo sono i chakra: perciò ad ogni Chakra viene associato un colore preciso dal rosso al viola.
Come funzionano?
Il loro lavoro consiste nell’aprirsi e chiudersi in continuazione, esattamente come quando si apre o chiude un rubinetto dell’acqua, semplicemente spostando i propri pensieri: sono essi che decidono come i Chakra si debbono comportare.

Si usa un Chakra correttamente quando si vive il momento presente, ossia si usa il Chakra giusto nel momento giusto. Se, ad esempio, mentre sto mangiando penso al cibo e me lo gusto, starò usando correttamente il secondo Chakra che è associato al cibo. Se al contrario mentre mangio penso al lavoro – che è collegato al primo Chakra – sto facendo la cosa giusta (mangiare) col Chakra sbagliato (lavoro), o se si vuole, la cosa sbagliata col Chakra giusto, come le famose cene di lavoro. In ogni caso non sto vivendo il momento presente.
Usiamo un Chakra piuttosto che un altro in base ai nostri pensieri: quindi essi sono un riflesso della nostra coscienza, ne sono uno specchio. Se stiamo bene anche i Chakra funzioneranno correttamente, viceversa saranno bloccati se nella nostra parte più profonda ci fossero tensioni, conflitti, difficoltà. Il blocco dei Chakra si traduce in una riduzione del flusso di energia che si può concretizzare a livello del nostro fisico. Quindi ogni malattia, sintomo o disagio sono frutto di un blocco energetico causato da un malfunzionamento di uno o più Chakra, riflesso di un conflitto/stress che stiamo percependo a livello di coscienza.
Come faccio a sapere dov’è il conflitto?  Il sintomo stesso me lo dice poiché ad ogni Chakra corrisponde sia una parte del nostro corpo che uno stato di coscienza ben preciso. Partirò dal sintomo, lo collegherò al Chakra corrispondente che mi suggerirà in quale ambito della mia coscienza andare a cercare il disagio: se il conflitto esiste sarà facilissimo riconoscerlo.
Collocazione. Essi si trovano in uno spazio già occupato da degli organi, così come le onde elettromagnetiche occupano uno stesso spazio fisico di un oggetto. Il posizionamento è nel centro del corpo, principalmente nella zona della colonna vertebrale.
Carme Llimargas
Fonte: www.francobianchi.eu